Inizio quest’anno CataniaCentro, con una considerazione sulle donne che da tempo voglio fare, considerazione che per forza di cose parte dalle donne che mi stanno accanto ma credo possa estendersi alle donne in generale, essendo una persona che non ama molto generalizzare riduco il tiro di questa mia opinione alla sola Catania, lasciando perdere il resto d’Italia, che non conosco in questo senso.
Si è perso qualcosa? È cambiato qualcosa o mi sbaglio? Io appartengo alla generazione che dall’80 all’82 ha sfornato esseri umani che per quanto strani siano potuti essere, alla fine possedevano in modo bilanciato i valori dei nostri genitori, figli dell’epoca sessantottina, e dall’altra parte la modernità che sempre di più oggi si è affermata, con tantissimi valori buoni sicuramente e anche con qualche difetto. Allora mi domando di nuovo, si è perso qualcosa?
Si è perso qualcosa, ne sono sicuro, la donna troppo impegnata a competere con l’uomo si è dimenticata delle cose che all’uomo facevano piacere ed è diventata più volgare di quanto l’uomo si sia mai sognato di essere, il corteggiamento oggi non esiste più perché non c’è più nessuna degna di essere corteggiata, alle donne oggi questo manca e si sentono non capite, accusano l’uomo di non essere più tanto uomo, ma quando l’uomo ha reazioni da uomo hanno paura, perché non ne hanno mai visto uno vero in vita loro, li hanno trasformati tutti in frocetti privi di voglia e di passione!
Ma l’uomo credo, è semplicemente stanco e poco attratto da tutto questo, continuiamo a fare finta che un bel sedere e due belle tette ci bastino ma la verità è che possono bastare per una notte, ma per una vita ci vuole una donna seria, chi vuole infondo una donna che appena esci di casa si butta tra le braccia di un altro, il tradimento non ha sfumature, oggi è sesso domani spiattella cose importanti su un tuo progetto ad un concorrente o testimonia contro di te in tribunale.
La grandezza di una donna non si misura con la quantità di uomini che accoglie tra le lenzuola, ma dalla qualità con cui ne accoglie uno solo, dalla capacità di sapergli stare accanto, di essere appunto donna, e se questo non gli garba più o non ne è capace è perché non è una vera donna ma solamente un surrogato di donna.
Non è vero che la donna è diventata troppo aggressiva, è semplicemente diventata molto più facile da conquistare sessualmente, questo l’ha privata di un aspetto importante della sua femminilità, e se un tempo almeno le donne erano brave veramente a letto e sapevano inventare tanti giochi fantasiosi, oggi sono delle “incompetenti” che non riescono neanche a provare piacere.
Non abbonda certo di grandi Don Giovanni il pianeta maschietti, che credo ormai si siano definitivamente “rincitrulliti”, su questo punto non ho ancora capito se le donne sono degradate a causa del degrado dei maschietti o viceversa.
Non voglio certo lanciarmi contro le donne ne fare in modo che cataniacentro.com sia un portale poco democratico, Conosco tante donne “vere” fortunatamente ma sono troppo poche e sempre più grandi ,le nuove generazioni e anche alcune meno nuove purtroppo, sfornano invasate prive di carattere, moralità e coraggio, i loro miti sono i personaggi dei reality show, guardano Maria De Filippi in televisione, sognano di stare con un tronista (che poi di solito è sempre un po’ gay) e fanno carriera spalancando le gambe, ma nelle discussioni con gli amici criticano l’amica che ha una storia con il capo, nell’intimità la invidiano.
Rinascerà mai un'altra Oriana Fallaci? Rinasceranno donne capaci di pensare con la propria testa? Capaci di affascinarti con la loro diversità? Con il loro coraggio, con la loro femminilità? Il mondo ne ha bisogno, voi donne ne avete bisogno.
Lancio un appello a tutte le donne che con “argomentazioni serie” vogliono controbattere questo articolo, scrivete all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. o collegatevi dalla sezione contatti.