Al momento in cui scrivo da pochissimi giorni il papa si è appena dimesso, si è tanto parlato della chiesa e del vaticano in questi giorni, di tantissime cose, mi trovo qui, al Duomo di Catania la bellissima cattedrale che spadroneggia su questa splendida piazza, è sera, c'è un atmosfera serena, è una fresca sera di marzo.
E' così lontano il trambusto che sta succedendo nel mondo cattolico qui, prima di entrare c'è un giardino, pieno di statue con una in particolare, una madonna con le braccia aperte pare guardarti con sguardo severo.
Entro ed è domenica, quindi si sta celebrando la santa messa, i fedeli non sono molti, lo noto con un pizzico di tristezza nonostante non sia un fervente cattolico, è il simbolo dell'emorraggia che sta colpendo il cattolicesimo, la gente è attratta dal mondo che c'è fuori, pieno di luci e colori, non dall'austerità di questi luoghi che eppure a me piacciono.
C'è una sorta di magico misticismo tra queste mura, si respirano secoli di storia, e pur con qualche riserva percepisco tra le ombre e le penombre di queste statue una forza, qualcosa, che aleggia remota come un energia profonda, e starci dentro non sono così sicuro quando affermo che non esiste nulla. E' probabile che questa istituzione (la chiesa) affondi le sue radici in qualcosa che un tempo era reale, ma che non lo è da tempo ormai.
Sono pochi ma ci sono, intendo i fedeli, per lo piu' ci sono turisti che visitano la chiesa, ma i fedeli non sono solo Italiani, vedo la presenza forte della comunità Mauriziana, quella parte cattolica almeno ha trovato anche qui un luogo dove pregare.
Sembra di essere nella retroguardia di una battaglia in corso, il fronte è il vaticano, dove tutto sta cambiando, e i colpi di cannone rieccheggiano anche quaggiu', non saprei dire come, ma l'atmosfera ne risente, la chiesa sta tremando dalle fondamenta, e le scosse elettriche si sentono in ogni suo avamposto. In ogni contrada della terra.