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@impedire” agli altri “odiosi” (e stavolta non parlo in astratto!!!) di non avere la soddisfazione di potersi dire vittime del lupo che cercano in tutti i modi di “sfrocoliare” e far uscire fuori!!!

…sì, ’sta cosa è terribile, mi ha sempre dato un fastidio pazzesco!

Già, il fegato, ehehehe ;) (non c’è mica tanto da ridere…)
io penso che il fegato ti esplode di più se ti fai catturare da questi personaggi, perché oltre al danno che ti fanno c’è pure la beffa di vederti rivoltare la frittata :O nuovamente contro di te.

tu percepisci la violenza che ti fanno (spesso sottile, non evidente, ma verissima) ma quando ti difendi la negano, ti accusano pure, tu ti senti con le mani legate, percepisci un’ingiustizia doppia, la tua sensazione di ingiustizia e di impotenza ovviamente monta e ti armi. E spari. Allora loro tentano di far passare anche la difesa per un attacco

Il fatto è, credo, che molto spesso questi personaggi hanno una caratteristica comune, e molto poco graziosa:
tentano sempre di manipolare gli altri e la realtà.

Anche in modo inconscio (che non è una giustificazione, contano i fatti, il disagio che le loro dinamiche ti creano e al quale, istintivamente, ti opponi, per preservare il tuo equilibrio… anche quando razionalmente cerchi un compromesso il disagio della loro violenza è reale), si costruiscono una realtà alternativa. E se tu non la accetti, se tu non ci stai a fare come dicono loro, se non dai loro ragione (su qualcosa che coinvolge te direttamente, è questo il bello. Non stai litigando per cambiare loro, ma per difendere te da una loro ingerenza nel tuo equilibrio) si incazzano tantissimo. E si sentono vittime, perché tu non ti sei fatto manipolare. Allora anche se tu dici semplicemente le tue ragioni (e mi permetto di dire che se uno vuole spararti e tu dici “non ci sto” potresti pure dirlo urlando, perché avverti un’ingiustizia e un pericolo) loro si infastidiscono un sacco. E loro possono infastidirsi dodicimila e reagire come cavolo gli pare (dopotutto sono le vittime, e alle vittime è lecito esprimere tutto il disappunto, la rabbia, piangengo, urlando, accusando, ballando la samba o a seconda), mentre l’altra persona, poiché non ci sta, non può fare niente, perché qualsiasi reazione è esagerata. Io mi riferisco in questo momento al fenomeno con cui sto avendo a che fare in questi giorni.


Ma la verità è che queste persone bisogna evitarle, perché tutte le cose che normalmente valgono con persone che funzionano su un piano di parità e di confronto con gli altri non valgono, non servono.
Dunque il mio discorso non è assolutamente porgi l’altra guancia o accetta di passare per fesso, quando le incontri. Ma attenzione a non fare il loro gioco, perché il loro gioco lede te.

E' un post di una mia amica, che condivido pienamente, è lunedì, la gente qui a Catania si catapulta all'ostello, mia nonna sta male (le voglio molto bene) e ho paura per lei stavolta, solo tanto tanto lavoro, San Felice continua ad accanirsi, da quando poi gli ho scritto il post è diventato selvaggio, stasera è capitata una cosa strana ma non mi va di parlarne, fa troppo male ancora, l'unica cosa che va bene è il lavoro, gente nuova, fresca e ambiziosa almeno quanto me, non ho mai avuto tanti amici come in questo periodo, ma allora cos'è questo vuoto? Domani in palestra mi sfogherò, paienza. Ciao a "tutti".