Quando ho pensato a questo articolo leggevo un altro articolo su un sito di informazione Cinese, piu' che un articolo era un allarmante e preciso resoconto delle forze militari che oggi mentre scrivo (8 settembre 2013) si stanno radunando nel mediterraneo a ridosso della Siria, aumentando le possibilità che la Siria si trasformi in un conflitto molto piu' esteso di quanto immaginato fin ora, e c'è chi parla (es: il vaticano) pure di terza guerra mondiale.
Francia, Stati uniti, presenti con decine di navi da guerra (altre sono in arrivo), aerei da caccia, bombardieri b-52 (capaci di trasportare ordigni nucleari), la Cina presente al momento con 4 unità navali modernissime, la Russia che con la vicina base Siriana di Sebastopoli è capace di intervenire immediatamente con decine di mezzi navali e centinaia di migliaia di uomini. l'Iran che invia truppe di terra dentro il territorio Siriano (che potrebbe essere a detta di molti esperti proprio la miccia piu' pericolosa).
Uno scenario terrificante insomma quello che si sta venendo a cerare in Siria, tutti gli elementi per un grande conflitto ci sono, solo la flebile voce del Papa in questi giorni si oppone ad un escalation di guerra, ma per il resto, gli eserciti di tutto il mondo affilano le armi.
In tutto ciò, sola soletta in mezzo a "un gran casino", l'Italia, apparentemente (almeno fino ad adesso) neutrale ma piena zeppa di Americani.
Sono 107 le basi Americane (107!) sparse per il territorio dello stivale, 50 (50!) gli ordigni nucleari Americani custoditi in Italia. Insomma, l'Italia è una specie di grande base al servizio dell'America, se dovesse scoppiare una guerra nuclerae di vasta portata sarebbe l'obbiettivo piu' naturale in Europa per chi volesse colpire l'America.
Mi chiedevo perchè? Come siamo arrivati ad essere a questo punto della storia una nazione così indifesa e in balia di una potenza imperiale (u.s.a.) pernemmente "incazzata" con tutto il mondo?
Voglio dire, dopo la fine della seconda guerra mondiale è cominciata questa storia, abbiamo perso, e quindi, da perdenti abbiamo dovuto accettare le solite angherie del vincitore.
Una base qua, un antenna li, una divisione difanteria qui e quattro bombe nuclerari qui, e il pranzo è servito, da apparente stato sovrano diventi una specie di stato fantoccio, da alleato, diventi succube e indifeso suddito.
Tutto questo ragionamento mi ha portato fino al movimento NO MUOS con grande rabbia, perchè ho visto la profonda ipocrisia che lega chi oggi sostiene questo movimento (che si basa su un principio giusto e cioè la necessità di indipendenza dall' esercito USA di una nazione civile e democratica Europea) con i fatti che hanno portato piu' di 60 anni fa a far si che si venisse a creare questa situazione sciagurata.
Perchè? Facile.
Chi oggi sostiene il MUOS non è affatto vero che non sia un filo comunista nel migliore dei casi, come vorrebbe far credere il comitato NO MUOS (voglioso di visibilità come sempre accade quando c'è da conquistare un palco sulle disgrazie della comunità).
Sono quelle persone che festeggiano il 25 aprile non come una festa nazionale proiettata all'unione di un popolo come dovrebbe essere o alla fine di una guerra, ma contenti che quella guerra noi la perdemmo perchè nemici giurati dell'allora governo che la portava avanti (Mussolini) e quindi in fondo contenti che sia stata proprio l'America a distruggerci, con l'aiuto di questi "presunti" eroi nazionali, i partigiani, che aiutarono il nemico a vincere ed oggi, hanno permesso che quel nemico si comporti da padrone in Italia considerandola alla stregua di una nazione satellite degli USA.
Nessuna dignità quando si tratta di svendere la propria nazione, nemmeno quando in gioco c'è l'interesse nazionale, avremmo forse dovuto prima combattere e cercare di vincere o perdere dignitosamente contro il nemico e poi magari, combattere il fascismo se non ti piaceva e cercare di instaurare un altra forma di governo, ma no.
Per alcuni vincere sul proprio nemico anche a costo di tradire la propria patria non sembra avere una precisa collocazione in un contesto storico, è quasi un dettaglio, una storia di contorno, e laddove la stessa persona sarebbe chiamata traditore qui viene idolatrata alla stregua di un eroe nazionale, il partigiano, questo gaiardo giovanotto coraggioso che aiutando il nemico dell'epoca a conquistare la propria terra ed accogliendo il nemico (che oggi contesta perchè mette un antenna sul suo territorio) come un fratello ha urlato evviva l'america, evviva la libertà, salvo oggi aver compreso che quella libertà non era che una bugia, che miseramente si festeggiava una sconfitta incredibile.
Una sconfitta che 60 anni dopo ha portato ai fatti odierni, oggi l'Italia, impoverita da una situazione di sudditanza verso un nemico che all' epoca fu aiutato a vincere dai comunisti partigiani che oggi in tutta Italia si definiscono moderati di sinistra, compagni scherzosi, amanti della libertà, che vanno a fare le feste sotto il muos, che organizzano eventi contro il muos, ma che di fatto hanno sempre sostenuto valori contrari all'indipendenza della propria terra.
I piu' di loro neanche possono comprendere i fatti che racconto in questo articolo, sono dei ragazzini " figli di papà " affascinati piu' dalla scatola della loro ideologia impacchettata che dai contenuti, spesso assenti, che per quel poco che hanno di sostanzioso non sono mai corrispondenti alla propaganda che se na fa di essi.
Il fatto è che oggi si rischia grosso e l'italia comincia ad avere bisogno di qualcosa di piu' che questa misera protesta fine a se stessa che manca i veri oggetti del contendere e distrae la gente dai veri rischi che si corrono.
Non sono certo le antenne del muos a poter creare problemi all'italia, sono i 50 ordigni nuclerai sepolti nel nostro territorio a disposizione dell'USAF che possono crearci dei problemi perchè se mai gli USA dovessero impegnarsi in una guerra nucleare diventerebbero un obbiettivo da distruggere con altrettante armi nucleari.
Minacciano la Russia, l'intero medio oriente questi ordigni, e non sono i nostri.
Serve, è necessario, disperatamente necessario che ai dilettanti della protesta ed ai nostalgici dei partigiani filo comunisti, che ai "rivoluzionari del cazzo " come amava definirli la grande giornalista scrittrice Oriana Fallaci si sostituisca una forza democratica di protesta forte ed intelligente, una forza che tocchi i punti giusti e che costringa le istituzioni a riscattarsi da una nazione come l'America che diventa ogni giorno sempre piu' pericolosa.
Qualcuno che lo faccia sul serio non per organizzare l'ennesimo evento a base di tarallucci e vino, la democrazia, la nostra democrazia, è una cosa seria. Non è un party che ci salverà, non sarà un concerto o una stupida fiaccolata, camminata arrampicata o "biciclettata", bisogna spuntare l'intelletto, scrivere, parlare, comunicare, diventare attivi, crescere, superare il mito del partigiano o il mito del super uomo fascista, o si resterà per sempre handicappati in un Italia che sta perdendo la dignità.
L.C.
No Muos? No Party.