Finalmente il nuovo CataniaCentro.com è puntualmente arrivato, dopo un pò di ritardi, qualche indecisione, un pò di gente nuova e di gente che se ne andata, il progetto è andato avanti e tantissime novità quest'anno arriveranno per stupirci e si spera, per stupire, mi piacerebbe ridare luce a quello che cataniacentro sarebbe dovuto essere
fin dall' inizio ma che poi nel tempo, purtroppo, non è stato. Volevo raccontare questa città, e lo volevo fare sul serio, nel senso che non mi andava a genio fare il solito servizio per metà pubblicità per metà ipocrisia, io l'ho vissuta questa città e nel bene e nel male volevo raccontarla superando quell'atmosfera da portale che illustra al turista dove prendersi il cornetto e dove dormire, e basta. Sarei bugiardo se dicessi che questo progetto non nasce per fare soldi, come entità commerciale, ma non deve e non può essere solo questo a spingermi a fare una cosa del genere, da una parte l'incontro con l'attuale responsabile tecnico del portale (che mi ha aperto nuove strade) Valerio Campisi, dall'altra le stesse persone che mi avevano incoraggiato fin dall'inizio ed il portale è nato, come volevo io, con una veste grafica pulita e direi quasi sterile, ma efficiente. Volevo uno spazio, dove poter memorizzare le mie esperienze in questa città, quasi a non rendere così etereo il mio vissuto, il mio e quello di tante altre persone che oggi vivono e "subiscono" Catania per quello che èe non per quello che noi vorremmo che fosse.
Lo scopo del nostro progetto è costruire un servizio capace di trasmettere all'utente la reale immagine e consistenza di una città, dove ci si diverte davvero ad esempio piuttosto che dove si dice che ci si diverte, dove si soffre davvero, dove si vive davvero, dietro la facciata da cartolina si nasconde il volto di una città che come la Sicilia, è segnato da mille contraddizioni che lungi dall'essere scomparse sono ancora qui, visibili, palpabili, fastidiosamente attive.
La mafia non è mica scomparsa e ce la ritroviamo sempre qui, con le solite faccie al potere, con i soliti nomi che fanno paura e che (a chi li conosce bene) fanno anche ridere, per la loro ingenuità in fondo, e spaventosa testarda ignoranza. Ma c'è anche l'ignoranza e la cattiveria di quelli che dovrebbero essere i giusti, i poliziotti e i magistrati e gli avvocati che ogni giorno a Catania aggiungono marcio al marcio, sudiciume al sudiciume, sporcizia alla sporcizia. Lo fanno con la loro falsa battaglia ipocrita combattuta sulla pelle di poveri cristi, che servono solo a costruire le carriere di giudici ottusi e servili, che lungi dal saper giudicare dovrebbero essere giudicati e condannati.
Insomma, Catania non è l'arancino, il cornetto da Scardaci, la serata trascorsa ai mercati o tra le vie del centro, o comunque non è solo questa, la Catania dove manca la luce perchè ci derubano, ci infamano, in fondo ci torturano, ci stancano, ci inibiscono, è tante cose e forse nessuna. Nelle pagine virtuali di questo portale cercheremo di raccontare questa Catania, ce la faremo? lo scopriremo nel tempo.
Il responsabile: Luca Maria Graziano Conti