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Catania si sa, nonostante i numerosi problemi resta sicuramente in Sicilia un polo all'avanguardia per moli campi, c'è sempre stata infatti una certa vivacità nello sviluppare nuove tecnologie, nuovi modi di fare impresa e altro.

Nel cercare informazioni per la rubrica news da inserire questo mese scopro che esiste un associazione di medici specialisti, denominata AISEB che rappresenta una vera e propria singolarità nel panorama specialoistico nazionale.

E' formata da specialisti molto conosciuti in città, uno dei tanti è il professor Panella, direttore della clinica ostetrica e ginecologica dell'università di Catania, lo stimato Pasquale Nigro, cardiologo di fama ed ex direttore della Cardiologia del Policlinico Universitario di Catania, è specializzato in Cardiologia e Medicina Interna, e molti altri, ma per una volta un associazione di settore non si è messa in piedi per difendere eclusivamente i propri interessi.

E' un associazione nata infatti per offrire un supporto al paziente, i medici dell'aiseb infatti, attraverso una carta che viene distribuita gratis in città o ad una modica somma permette a qualunhque cittadino di usufruire di una rete di specialisti privati con un piccolo ma pur sempre apprezzatissimo sconto.

Abbiamo discusso con uno dei responsabili operativi a Catania dell'associazione, che di fatto si sta espandendo in altre provincie, Enrico Guardenghi, esperto in comunicazione e portavoce dell'aiseb che afferma:

"In effetti l'aiseb è il primo ente che si sta sviluppando e diffondendo in Italia che pur essendo formato esclusivamente da medici privati offre solo vantaggi ai propri utenti, a dimostrazione che probabilmente si deve dare piu' spazio ai privati almeno in certi campi, per offrire un risparmio ed una qualità maggiori, come ad esempio nel settore delicato e complesso della sanità Italiana, dove si esiste un pubblico che funziona e che è competente, ma dove il privato fa comunque la sua parte"

Insomma, una buona iniziativa quella dell'AISEB, "ma cosa ci guadagnate voi?" è la domanda che mi viene spontanea e che porgo educatamente ma con decisione a Guardenghi, "Bhe" - dice lui - "Ovviamente, un organizzazione complessa e radicata sul territorio come l'Aiseb ha bisogno di potersi sostenere, ma noi non chiediamo un centesimo ai nostri utenti, che saranno poi i futuri pazienti dei nostri soci, l'Associazione va avanti esclusivamente con il supporto degli stessi medici specialisti associati, sono loro che grazie ad una quota di sottoscrizione alimentano il progetto e sono sempre loro, che offrono una propria offerta al cittadino che ha la carta aiseb."

Un ultima domanda, avete avuto problemi con gli enti di controllo, come l'ordine dei medici, che tempo fà, ci risulta, bacchettò alcuni medici che si auto-promuovevano su groupon?

"Bhe anche qui è diverso, lei si riferisce a determinati medici, tra cui medici estetici maggiormente, che offrivano su questo portale, che a quanto ho capito è una specie di bazar dove puoi comprare di tutto, offrivano dicevo visite speicalistiche anche a 20 euro. Appare evidente come questo sia un danno per tutta la categoria e viola la normale deontologia che deve contraddistinguere un medico, noi infatti, spieghiamo ai nostri utenti che devono sempre diffidare da chi fa questo genere di offerte e controllare se questi pseudo - professionisti siano realmente dei medici autorizzati all'esercizio della professione, i nostri soci non forniscono sconti "eclatanti", inoltre l'associazione non è neanche lontanamente paragonabile ad un sito come grupon, il nostro sito, aiseb.org, è un sito esclusivamente di carattere medico, i medici che puoi trovare dentro sono persone di altissima reputazione e basta la loro presenza per far capire il tenore del servizio reso al cittadino."

" mi preoccupa" - continua Guardenghi - "molto di piu' il passato associativo in campo medico di questa città, sappiamo che sono esistite associazioni mediche e che molti specialisti ne sono riumasti delusi, questo perchè queste associazioni nascevano esclusivamente per vendere una quota al medico per poi lasciare disattese le aspettative del medico stesso, la nostra associazione mette prima di tutto il paziente ed il cittadino in generale al primo posto, solamente dopo pensiamo al medico specialista, ed è proprio questa nostra volontà di costruire un servizio di pubblica utilità che in ogni caso, rende allo specialista che aderisce un ottimo servigio".

Bene, dunque forse, tra crisi e burrasche politiche, c'è ancora qualcuno che vuole rimboccarsi le maniche.

Massimo Puglisi - Catania