Si affaccia lo spettro della semi infermità mentale per Loris Gagliano, l' assassino che il 27 Dicembre 2011 uccise Stefania Noce.
La uccise senza pietà, quel maledetto 27 dicembre, lei e il nonno che cercava di difenderla, e il caso forse tra i piu' sentiti di femminicidio avvenuto in Sicilia e quello che ha maggiormente colpito l'opinione pubblica, la morte di Stefania Noce e del nonno Paolo Milano.
Per questo Loris Gagliano fu condannato in primo grado all'ergastolo.
La storia giudiziaria di Loris prosegue adesso in secondo grado, e i periti ordinati dal tribunale Francesco Bruno e Bruno Calabrese hanno da pochi giorni agitato lo spettro dell' infermità mentale che potrebbe, teoricamente, aprire le porte del carcere per Loris Gagliano se le tesi dei due periti venissero accolte in sede dibattimentale.
Un test controverso quello usato dai due professionisti per accertare la presunta infermità mentale del giovane assassino, il test delle macchie di Rorschach.
Il test si compone essenzialmente di 10 tavole, su ciascuna delle quali è riportata una macchia d'inchiostro simmetrica: 5 monocromatiche, 2 bicolori e 3 colorate. Le tavole vengono sottoposte all'attenzione del soggetto una alla volta e, per ciascuna e senza limiti di tempo imposto, gli viene chiesto di esprimere tutto ciò cui secondo lui la tavola somiglia.
Sottoposto a Loris gagliano il test avrebbe rivelato che il giovane è parzialmente incapace di intendere e di volere, quello che rimane da capire è se sia semplicemente affetto da un disturbo della personalità di tipo narcisistico e paranoico o se siamo in presenza di un disturbo psicotico iniziale».
Gli avvocati della famiglia Noce controbattono che secondo loro, il test non è affidabile, in quanto rappresenta una metodologia alquanto controversa persino per la stessa scienza.