Ne va facendo la Chiesa di allerchinate, e va bene così quando non si tratta di abusi sui minori è sempre una buona notizia, ma la storia della veglia di Gela all'Eni è proprio divertente.
E' sempre la solita Sicilia dove a prevalere sono gli interessi del singolo piccolo individuo piuttosto che il benessere della comunità.
Sognavo un mondo in cui se davanti casa ti chiude uno stabilimento altamente inquinante (come l'Eni di Gela) tu come cittadino fai i salti di gioia, insomma, molte meno probabilità che tuo figlio sviluppi il cancro a 10 anni o che tua moglie diventi sterile ma in Sicilia no, e soprattutto a Gela, dove il lavoro e i soldi di pochi individui diventano a tal punto " sacri " che il prete della seicentesca Chiesa di Gela di San Francesco di Assisi ti va a fare la piu' ridicola veglia dell'intero cristianesimo mettendo delle povere creature ancora troppo giovani per diventare automi e pregare davanti al plastico della centrale che sta per chiudere.
Ci ho sempre visto una mancanza di dignità nell'elemosinare la non chiusura di una fabbrica da parte dei suoi ex dipendenti, come una dichiarazione di inferiorità - noi non possiamo vivere senza di voi- come lo schiavo che chiede al padrone di non abbandonarlo perchè per quanto schiavo quella schiavitù è l'unica cosa che riesce a tenerlo in vita.
Ma trasformare una centrale che ha prodotto inquinamento e morti oltre che soldi e lavoro, e non saper mettere bene i pesi sulla bilancia idolatrando questo eco mostro addirittura in una chiesa e mettendoci le persone come dei pupazzi a pregare davanti fa di don Giorgio Cilindrello, il fautore del plastico e della veglia, forse il piu' " stupido " parroco che la cristianità abbia prodotto negli ultimi 500 anni.
Eppure la Chiesa è seconda solo alla mafia per i danni prodotti in questa povera penisola Italica che ha la sfortuna di ospitarla, ma è la prima volta che anche la parte sacrale del culto Cristiano viene trasformata in una barzelletta.
Insommma, don Giorgio Cilindrello è riuscito a prendere quel poco di buono che restava ancora della Chiesa cattolica, ovvero l'illusione che qualcosa di spirituale potesse veramente esistere all'interno di questa matta organizzazione accusata un giorni si e uno no di pedofilia e distruggerlo.
Adesso per me, come per tanti altri, l'immagine di una veglia prenderà i mostruosi contorni di un plastico di una centrale che produce inquinamento adorata all'interno di una chiesa che evoca quei riti malefici e oscuri di certe civiltà precolombiane, fatte di teste mostruose a forma di aquila, strani fumi, e ombre agitate come mostri per spaventare i bambini.
Intanto a Gela, una protesta è sorta tra i cittadini sostenuta da una pagina su Facebook: " Critica alla ragion Gelese " che potete visionare in questo link.
Luca Conti