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Meglio non preoccuparsi troppo, sono le le cinque e mezza di un normale sabato mattina (troppo mattina), non riesco proprio a dormire, non posso farmi ne un caffè ne un te ne niente, perché è finita la bombola, e quando non si ha sonno, ci sono troppi pensieri, questo è un brutto orario per rimuginare. I pensieri si rincorrono come un cane che si morde la coda, il mio sta dormendo sul letto ed è indifferente ai miei pensieri, alle mie masturbazioni mentali delle cinque del mattino.

 

 

Ha tutta la mattina che penso un po’ al passato, con nostalgia, al presente con preoccupazione, al futuro, con inqiuetudine. Cerco di fare un riassunto di tutto il calderone che mi bolle in mente, gente che non c’è più, gente nuova, gente che sta per arrivare. Forse ultimamente non riesco a distaccarmi completamente dal passato, mi sento ferito in questo periodo, e non riesco a trovare un senso alla situazione in cui mi trovo. Sto iniziando a fare capoeira, magari mi rilasso un po’, nella mia stanza ciò messo un sacco per dare pugni, forse scarico la rabbia, nel letto ciò messo il mio cane, forse mi riscalda un po’ in queste notte insonni, forse forse, troppi forse che cominciano a darmi fastidio.  Che fare? Come reagire quando tutto sembra perdere significato?

L’altro giorno raccontavo ad un mio amico che la mattina, sempre più spesso, mi capita di svegliarmi e di non ricordarmi chi sono per dieci minuti buoni, che sia un sintomo del mio non volere ricordare chi sono? Dove sono e cosa faccio. La mia identità perduta insomma, la stessa che cerco di ritrovare in questi ultimi mesi. 

In momenti come questi ci vorrebbe una svolta, qualcosa che ti cambia tutto in un secondo, a parte il forum dove scrivo e questo diario, non parlo con nessuno di niente di tutto questo, si deve far finta di stare bene nella vita per andare avanti… Ma io sto andando avanti o indietro? Chi può dirlo con sicurezza? Ho un cavolo di difetto, mi difendo con energia dagli attacchi degli altri e poi, sto male io stesso perché soprattutto alle persone che voglio e che ho voluto bene, per me sono importanti. 

Che cosa si può fare? Non riesco a pensare a niente tranne che reagire in qualche modo, si reagire, la forza che fortunatamente mi appartiene mi sta scorrendo di nuovo nelle vene, voglio reagire, scuotermi dalla mia abulia, dal mio subire giorno dopo giorno, credo che sia giusto così. Ma c’è qualcuno che si fa ste menate alle cinque del mattino? Bo, chi lo sa.