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Stamattina allo specchio mi sono guardato bene, non avevo mai visto la mia faccia così stanca, ha un paio di giorni che mi trascino a casa mia, tra il corridoio e la mia stanza per andare in bagno ormai so quanti passi devo fare, saranno tutte le cazzate che ho fatto fino ad adesso, se dovessi rifarle da capo preferirei crepare prima. Oggi ho buttato nell’immondizia i vestiti dell’ultima tipa fottuta con cui sono stato, ho gettato in un sacco pieno di cimeli un suo oggetto insieme a quelli di altre sette stronze come lei, ho dato una rispolverata al portale che non curavo da giorni,  Aveva un casino di tempo che non mi facevo un giro in via Etnea, con questo tempo che mi piace un sacco, tipo con la pioggia che scende piano e i negozi che si preparano al natale, camminando mi rendo conto che ha un pezzo che sto in questa città del cazzo, passa gente che mi saluta, mi fermo con un tipo o con la tipa, ma quanta gente c’è in giro porca miseria. Passano i ragazzi che si tengono le tipe strette strette come per paura che gliele rubano, ma tanto loro guardano lo stesso.

 Oggi il cellulare è stato muto come non mai, mi sono fatto il ritorno a casa con una ragazza che ho conosciuto da poco, parlava così fottutamente veloce che neanche ciò perso tempo più a sentirla, che mi frega, per adesso le chiacchiere non mi interessano, però è bello camminare insieme a lei. Sto pezzo di Fabri Fibra ancora non me lo ero ascoltato mai, è carino, ci sta per come mi sento io per adesso, è bello.  

Un saluto a tutti.