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Non poteva che arrivare alla fine, come una beffa ulteriore, l'ultima trovata del sindaco di Palagonia Valerio Marletta per far parlare di se. l' Istituzione del registro delle unioni civili.

E' come se davanti a un tumore che sta per contagiare tutto il corpo il medico decida di concentrarsi sul raffreddore e ti dica: " lei ha il cancro, ma non si preoccupi, stiamo facendo di tutto per farle passare il raffreddore" - Si dottore, ma il cancro? 

Per quello magari ne parliamo un altra volta.

Non c'è acqua a Palagonia, va e viene, e certe zone soffrono piu' di altre, e non siamo nello Zimbawe, siamo in Europa, nella settima potenza industriale del mondo, l'Italia.

Non ci sono strade decenti, non c'è sicurezza per i cittadini, c'è la mafia e la microcriminalità, ci sono le buche per strada, c'è un debito che non è stato ridotto di un centesimo, ci sono tanti di quei problemi che a scriverli tutti si dovrebbe aprire un altro portale, e il sindaco che fa?

Il registro delle unioni civili.

Ma le unioni per essere veramente civili dovrebbero avvenire in un posto civile, e la civiltà per essere costruita dovrebbe essere amministrata da persone civili. La cosa pubblica, non è un documentario horror o un sequel della mosca, è un concetto nobile, che dovrebbe essere coltivato.

In questa Italia governata dai pidocchi, i grandi uomini sembrano essere scomparsi, al loro posto ormai una mal celata orda di faccendieri da strapazzo governano comuni, provincie e regioni come se stessero amministrando un porcile o una fattoria dello zio Tom.

Le promesse elettorali, le parolone che ricordo di aver sentito dal palco dei comizi, il bilancio partecipativo, la democrazia partecipata, la soluzione dei problemi che da sempre affliggono la comunità, il chiudere con il passato, dove diavolo sono finite?

Per quanto tempo ancora si potrà pensare che uscirsene ogni paio di mesi con una " stronzata " da circo possa tenere buona la gente che è stanca di vedere depapeurati i propri diritti, al cambio di qualche magra consolazione?

I soliti pennivendoli di parte oggi urlano al miracolo dei diritti civili, ma i diritti piu' elementari dove sono finiti? 

Il diritto di farsi una doccia, il diritto di non dover vivere in mezzo ai criminali, il diritto di lavorare senza andare via dal proprio paese, il diritto di sapere che se c'è un debito chi amministra lo riduce invece che piangersi addosso accusando eternamente i passati amministratori, il diritto di vivere una vita degna di essere vissuta in un paese degno di potersi definire civile.

Il diritto di non essere offesi, soffrendo da una parte il malgoverno e dall'altra dover sopportare che ad un illustre fallito dell'amministrazione comunale gli si dica bravo, hai istituito il registro delle unioni civili.

Io non dico che non sia una buona cosa, io dico che è ovvio che lo fai per farti dire bravo, hai fatti qualcosa. Questo non è rispettabile, e non parlo del rispetto dei film di rai uno dove la Sicilia viene dipinta come una specie di villaggio mafioso del tredicesimo secolo, parlo del rispetto che un uomo politico dovrebbe avere nei confronti di chi lo ha votato e non solo, nei confronti di tutti i cittadini.

Il rispetto, questo sconosciuto.

Ripristina la rete idrica, riduci il debito, rendi vivibile un paese ormai alla deriva e dopo permettiti il lusso di fare oltre, di fare il di piu'.

Mi direte, ma allora i diritti delle coppie di fatto sono un di piu'? Io dico si lo sono, prima viene l'acqua, prima vengono le strade, prima viene il decoro urbano e dopo vengono i diritti delle coppie di fatto, gli atti amministrativi inutili che non cambiano di una virgola il benessere di un paese ma servono solamente per dare l'occasione ad un giornalista venduto al demonio di scrivere quanto bello, figo e sgargiante sia il sindaco di Palagonia.

Un mio pensiero, una mia opinione, forse condivisa forse no, ma forse, e dico forse, un amara verità.

Luca Conti