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Ed eccomi qua ancora per cercare di dare un senso logico all'ingarbugliata storia politica di questo paese, Palagonia, oggi affronteremo l' argomento PASSATO, una parola che risuona spesso ultimamente in paese soprattutto quando l'attuale amministrazione ed il colorito gruppo di sostenitori che ne fanno parte vi ricorrono per giustificare l'enorme deficit che oggi attanaglia questo disgraziato ente.

Ma chi o cosa ha trasformato questo fiero paese pieno di storia in un disgraziato ente naufrago tra i debiti?

Ho deciso di scrivere quest' articolo perchè leggendo ultimamente qua e la sul web commenti di ogni genere riguardanti l'argomento ho notato con la coda dell'occhio un interessante intervento scritto da " credo " un parente prossimo del signore simpaticamente ritratto ad inizio pagina. Ma ripeto, credo, potrebbe pure trattarsi di un sostenitore o di un ex simpatizzante.

Per arginare il fiume di querele per diffamazione che ormai giornalmente confluisce nella nostra redazione chiameremo questo signore " Zorro ", prendendo spunto dal nobile fuorilegge Spagnolo che lottava in difesa degli oppressi, perchè un pò questo personaggio (il nostro Zorro) mi ha ricordato con il suo atteggiamento a furor di popolo e denso di moniti di giustizia questo popolare eroe.

IL NOSTRO ZORRO, UN PENSIERO ORIGINALE

Il nostro Zorro oggi vivo sostentiore dell' attuale sindaco Marletta asserisce che la disastrata situazione del nostro ente vada ricercata nel passato remoto del nostro paese, un passato dove l'ente venne amministrato dalla " dinastia " Fagone ( nonno, padre e figlio) che ad alterne vicende fecero la storia della vita politica del paese. 

Ma oggi io, preferisco parlare di una storia piu' recente, non perchè non mi vada di ricercare gli eventuali errori del passato, ma perchè penso che di errori, e pure molti, se così vogliamo chiamarli, possiame trovarne senza bisogno di scavare così lontani nel tempo anche in un passato meno remoto ma altrettanto disastroso di quello proposto da Zorro, e questo passato si chiama: Francesco Calanducci.

CHI E' FRANCESCO CALANDUCCI?

E' un avvocato, ex sindaco di Palagonia prima di quello attuale, amico dello stesso, appartenente alla stessa area politica ed in ottimi rapporti con l'attuale amministrazione. 

E' anche indagato dalla procura di Caltagirone che al tempo delle indagini coordinò le forze di polizia presenti nel territorio di Palagonia per abuso d'ufficio e per una certa quantità di irregolarità evidenziate dalla procura in un avviso di garanzia spedito mesi fa all' onorevole tra cui quello di aver scelto la figura di assistente sociale del comune non proprio in totale trasparenza.

COSA SIGNIFICA COSA NOSTRA?

Al di la dell'organizzazione mafiosa denominata " cosa nostra " tristemente nota a tutti il termine cosa nostra a mio avviso rappresenta un piu' ampio modo di fare e di pensare che porta alcune persone a credere che ciò che è di tutti sia in realtà un bene privato.

Questo può portare alcuni soggetti a pensare, erroneamente, che un ente pubblico come un comune possa essere gestito come una bancarella di pesce alla fiera di Catania, dove alla cassa invece di scegliere un estraneo (che magari ha le competenze per fare il cassiere) mettiamo nostra sorella, al banco pesce mettiamo nostro cugino, e al banco surgelati, mettiamo ad esempio il nostro amico Zorro.

Ma un comune non è una bancarella del pesce e a quanto pare a pensarla così  sono anche quelle persone che indossano la toga nera ed il cappello a cilindro ed i loro amici, questi vanno in giro con delle macchine tutte colorate e piene di luci e sulla fiancata hanno scritto: CARABINIERI o POLIZIA.

Ma l'ex sindaco Calanducci pare non fosse stato avvertito di questa divergenza di opinioni.

Così, alla cassa, al banco del pesce, e al reparto surgelati mise alcuni amici suoi, padrona di casa compresa, almeno secondo la procura che pare essere nota per non fornire  pettegolezzi inutili.

E' così che la cosa pubblica diventa cosa loro, o cosa nostra se siamo noi i fortunati vincitori della lotteria comunale.

UN ATTIMO DI SERIETA', RAGIONIAMO SULLA FIGURA DELL' ASSISTENTE SOCIALE DI UN COMUNE

Torniamo seri solo per un attimo e ragioniamo. Lo stato Italiano è tra le migliori democrazie al mondo in termini di legge, almeno scritta, il nostro sistema legale garantisce al cittadino un enorme gamma di garanzie che mirano alla protezione dei suoi diritti, possiamo immaginare la repubblica Italiana come una grande mamma, i cittadini come dei figli, e pensare che questa mamma amorevole morta tanto tempo fà ha lasciato scritto per testamento, che mai nessuno dei suoi figli avrebbe dovuto soffrire la fame, restare senza lavoro, e qualora si fosse trovato solo e affranto, insieme a moglie e nipoti, avrebbe sempre potuto contare su di lei.

Poniamo quindi che nostra mamma, la mamma di tutti noi, tra le altre cose, ci ha lasciato la figura dell'assistente sociale, quando il piu' piccolo dei nostri fratelli, quello che non sa parlare, che non sa contare, che sa solo piangere quando sta male e si trova in difficoltà, e qualcuno degli altri fratelli piu' grandi se ne accorge, arriva mandata dalla nostra mamma repubblica l'assistente sociale.

Questa figura ha il compito di valutare, definire, ed in ultima istanza intervenire laddove ci sia bisogno di sottrarre il nostro piccolo fratello da una situazione di disagio o pericolo, oppure di vedere come aggiustare le cose.

Insieme a tante altre eredità, questa che ci ha lasciato la mamma, anche se spesso viene vista di cattivo occhio, è una delle garanzie migliori, insieme alla sanità pubblica e a quella simpatica scritta che sta sopra tutti i tribunali: " La legge è uguale per tutti ".

 CONCLUSIONI

All' amico Zorro vorrei dedicare le mie conclusioni.

Quando un politico malversa mettendo le manine dentro la cassa comune della cosa pubblica non fà solamente un danno economico ad un ente, fa qualcosa di peggi, scegliendo una persona diversa da quella che andrebbe meglio per quel compito, occupandosi di sistemare amici e parenti e tutto il resto, dimentica che la mamma di cui parlavamo prima non gli ha dato il permesso di oltraggiare la dignità delle persone.

Amico Zorro, quando la sera indossi il mantello nero e prendi la tua spada pronto a segnare il viso dei tuoi malcapitati con la famosa Z ricordati che stai dimenticando una cosa,  ricorda che con il tuo tacito consenso giusitifcato dalla famiglia e dalla parentela, hai contribuito a far si che attorno a te nascesse e si sviluppasse quella che Platone molti secoli fa definì La Malapianta, che quando questa si diffonde e inquina la nostra società a pagarne le conseguenze in maniera diretta o indiretta sono sempre i piu' deboli, i bambini, i disagiati, i dereietti della società, quelli a cui nulla è stato dato e tutto sempre è stato tolto per ingozzare la pancia di persone prive di scrupoli e in totale dispregio della nostra legge.

Quella stessa legge che molti si ostinano a studiare in quei grossi tomi fatti di migliaia di pagine, quanto sarebbero già a buon punto se studiassero una parola che non ha bisogno di grossi libri per essere contenuta, una sola pagina, una sola riga, un solo spazio:

Dignità.

Luca Conti

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