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Martedì 11 febbraio 2014 l’ ANAAN(Associazione Nazionale Amici Attilio Manca), in occasione del X° Anniversario della morte di Attilio Manca, ha organizzato l’evento dal titolo: “…E se Attilio fosse tuo fratello?”.

attiliomanca

Alle ore 16.30 si celebrerà una funzione religiosa presso la Chiesa di Santa Maria Assunta di Barcellona P. G., officiata da Don Marcello Cozzi ( Vice Presidente di Libera Nazionale ) e da Don Terenzio Pastore ( Presidente della Commissione di Garanzia AntiRacket di Messina ).

L’evento prevede:

Alle ore 17.30 presso la Chiesa sconsacrata di San Vito verrà presentato il libro di Luciano Mirone :” Un “suicidio” di mafia”. Questo incontro sarà presenziato dal Sindaco di Barcellona P.G., Maria Teresa Collica; dal Sindaco di Messina, Renato Accorinti; dal giornalista-scrittore, autore del libro presentato,Luciano Mirone ; da Francesco D’Uva,Parlamentare M5S; da Mario Michele Giarrusso, Senatore M5S; dall’europarlamentare Sonia Alfano; da Luciano Armeli, Scrittore, autore del libro su Attilio Manca ” Le vene violate” ; da Giuseppe Lo Bianco, Giornalista – Scrittore; dall’ Avv. Antonio Ingroia e dall’ Avv. Fabio Repici, Legali della famiglia Manca; da Salvatore Borsellino, fratello di Paolo Borsellino; da Valeria Grasso, Testimone di Giustizia; da Antonio Mazzeo, Giornalista – Scrittore; da Sonny Foschino, Presidente dell’Associazione Antimafia “Peppino Impastato”; da Annalisa Insardà ,Attrice che leggerà alcuni brani tratti dal libro di Luciano Mirone; da Andrea Ris, Attore – Cantante, leggerà alcuni brani tratti dal libro di Luciano Mirone; Marco Gitto e Noemi Nicosia,Cantanti; da Giorgio Speciale ,Regista, autore del contributo video su Attilio Manca; da Giovanni Palazzotto dell’ Associazione Cittadinanza per la Magistratura; dal Presidente ANAAM Stefano De Barba; da Sabrina Smedili, Creatrice, insieme a Gianluca Alibrando, dell’evento “…E SE ATTILIO FOSSE TUO FRATELLO?”.

Modererà l’incontro la giornalista Francesca Capizzi .

“Spero che la ricerca non venga interrotta perché questa possa continuare nei miei successori. E soprattutto spero che qualcuno, un giorno, possa trovare la verità, per non vanificare me e millenni di generazioni umane. ( Attilio Manca ) Sulla scia di questo vero e proprio testamento per l’umanità. l’evento sarà ricco e corposo e rappresenterà sicuramente un’occasione di arricchimento per i presenti che ne prenderanno parte, rendendosi, così, anche co-protagonisti di una realtà che ancora aspetta di essere svelata.

LA STORIA IN BREVE

Attilio Manca fu un medico urologo di grandissima bravura, nonostante la giovane età, ed è una presunta vittima della mafia. Questa è la breve descrizione che ne fa Weekepedia:

Attilio Manca (San Donà di Piave20 febbraio1969 – Viterbo12 febbraio2004) è stato un medicourologo italiano, presunta vittima di mafia. Fu ritrovato cadavere nella sua abitazione di Viterbo. L'autopsia certificò la presenza nel sangue di eroinaalcol etilico ebarbiturici. Il caso fu inizialmente ritenuto un'overdose, poi archiviato come suicidio. I genitori si opposero all'archiviazione sostenendo che il figlio fosse stato ucciso per coprire un intervento subito da Bernardo Provenzano a Marsiglia."

Una storia ancora a tratti misteriosa, numerosi elementi fanno pensare che il medico non si sia suicidato. Stranissime infatti le dinamiche del suicidio, come ha affermato piu' volte la madre in questi anni affermando molte altre cose che lasciano supporre che il medico sia stato vittima della rete di protezione che allora proteggeva il silenzio intorno alla latitanza del boss della mafia.

Cruciale nella vicenda è il viaggio del boss Provenzano a Marsiglia, per un operazione alla prostata a causa di un tumore, l'allora urologo Attilio Manca era il miglior urologo specializzato nelle operazioni ai tuomori alla prostata, nello stesso periodo del viaggio del boss anche la sua presenza fu registrata a Marsiglia.

Da sempre inoltre l'avvocato della famiglia Manca ha denunciato la superficialità con cui sono state condotte le indagini, sia nelle intercettazioni telefoniche che in altre piste importanti, come un cugino del medico, Ugo Manca, legato ad ambienti criminali di Barcellona Pozzo di Gotto, potrebbe essere stato lui secondo i legali a creare l'aggancio tra il medico e il boss, chiedendogli di partecipare all'operazione.

Un altro punto contestato dalla famiglia è il fatto che il giovane, la cui versione ufficiale afferma si sia suicidato attraverso delle iniezioni letali di eroina, abbia usato la mano destra per "bucarsi" sul braccio sinistro, il medico era però mancino, se fosse stato lui quindi - afferma la famiglia - avrebbe dovuto utilizzare la mano sinistra, bucandosi il braccio destro.

Insomma tanti i misteri legati alla morte del giovane.

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Non poteva che arrivare alla fine, come una beffa ulteriore, l'ultima trovata del sindaco di Palagonia Valerio Marletta per far parlare di se. l' Istituzione del registro delle unioni civili.

E' come se davanti a un tumore che sta per contagiare tutto il corpo il medico decida di concentrarsi sul raffreddore e ti dica: " lei ha il cancro, ma non si preoccupi, stiamo facendo di tutto per farle passare il raffreddore" - Si dottore, ma il cancro? 

Per quello magari ne parliamo un altra volta.

Non c'è acqua a Palagonia, va e viene, e certe zone soffrono piu' di altre, e non siamo nello Zimbawe, siamo in Europa, nella settima potenza industriale del mondo, l'Italia.

Non ci sono strade decenti, non c'è sicurezza per i cittadini, c'è la mafia e la microcriminalità, ci sono le buche per strada, c'è un debito che non è stato ridotto di un centesimo, ci sono tanti di quei problemi che a scriverli tutti si dovrebbe aprire un altro portale, e il sindaco che fa?

Il registro delle unioni civili.

Ma le unioni per essere veramente civili dovrebbero avvenire in un posto civile, e la civiltà per essere costruita dovrebbe essere amministrata da persone civili. La cosa pubblica, non è un documentario horror o un sequel della mosca, è un concetto nobile, che dovrebbe essere coltivato.

In questa Italia governata dai pidocchi, i grandi uomini sembrano essere scomparsi, al loro posto ormai una mal celata orda di faccendieri da strapazzo governano comuni, provincie e regioni come se stessero amministrando un porcile o una fattoria dello zio Tom.

Le promesse elettorali, le parolone che ricordo di aver sentito dal palco dei comizi, il bilancio partecipativo, la democrazia partecipata, la soluzione dei problemi che da sempre affliggono la comunità, il chiudere con il passato, dove diavolo sono finite?

Per quanto tempo ancora si potrà pensare che uscirsene ogni paio di mesi con una " stronzata " da circo possa tenere buona la gente che è stanca di vedere depapeurati i propri diritti, al cambio di qualche magra consolazione?

I soliti pennivendoli di parte oggi urlano al miracolo dei diritti civili, ma i diritti piu' elementari dove sono finiti? 

Il diritto di farsi una doccia, il diritto di non dover vivere in mezzo ai criminali, il diritto di lavorare senza andare via dal proprio paese, il diritto di sapere che se c'è un debito chi amministra lo riduce invece che piangersi addosso accusando eternamente i passati amministratori, il diritto di vivere una vita degna di essere vissuta in un paese degno di potersi definire civile.

Il diritto di non essere offesi, soffrendo da una parte il malgoverno e dall'altra dover sopportare che ad un illustre fallito dell'amministrazione comunale gli si dica bravo, hai istituito il registro delle unioni civili.

Io non dico che non sia una buona cosa, io dico che è ovvio che lo fai per farti dire bravo, hai fatti qualcosa. Questo non è rispettabile, e non parlo del rispetto dei film di rai uno dove la Sicilia viene dipinta come una specie di villaggio mafioso del tredicesimo secolo, parlo del rispetto che un uomo politico dovrebbe avere nei confronti di chi lo ha votato e non solo, nei confronti di tutti i cittadini.

Il rispetto, questo sconosciuto.

Ripristina la rete idrica, riduci il debito, rendi vivibile un paese ormai alla deriva e dopo permettiti il lusso di fare oltre, di fare il di piu'.

Mi direte, ma allora i diritti delle coppie di fatto sono un di piu'? Io dico si lo sono, prima viene l'acqua, prima vengono le strade, prima viene il decoro urbano e dopo vengono i diritti delle coppie di fatto, gli atti amministrativi inutili che non cambiano di una virgola il benessere di un paese ma servono solamente per dare l'occasione ad un giornalista venduto al demonio di scrivere quanto bello, figo e sgargiante sia il sindaco di Palagonia.

Un mio pensiero, una mia opinione, forse condivisa forse no, ma forse, e dico forse, un amara verità.

Luca Conti

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Paradossale, è così che potrei definire quello che mi è capitato ieri sera all' auchan di Catania, quello vecchio, quello che stanno per chiudere (forse) perchè ne hanno aperto un altro a neanche 200 metri.

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Quando ho pensato a questo articolo leggevo un altro articolo su un sito di informazione Cinese, piu' che un articolo era un allarmante e preciso resoconto delle forze militari che oggi mentre scrivo (8 settembre 2013) si stanno radunando nel mediterraneo a ridosso della Siria, aumentando le possibilità che la Siria si trasformi in un conflitto molto piu' esteso di quanto immaginato fin ora, e c'è chi parla (es: il vaticano) pure di terza guerra mondiale.

navi pronte nel mediterraneo per la terza guerra mondiale

 

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non ascolto il passato e non guardo il futuro... Mi sento vivo

Sono queste le ultime incredibili parole della presunta vittima Italiana nel terribile incidente del treno deragliato in Spagna, vicino Santiago de Camposteda.

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I carabinieri del nucleo operativo di Palagonia che, insieme ai colleghi della locale stazione di Scordia, sono intervenuti la notte scorsa intorno alle 2.15 in via Fonte n. 103,  a due passi dalla caserma,  per l’esplosione di cinque bombolette utilizzate per la ricarica delle cucine da campeggio,  innescate da un contenitore di benzina che ignoti hanno posto nell’atrio della palazzina, attraverso un cancelletto.

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Una volta il celebre sceneggiatore, scrittore e giornalista Ennio Flaiano scrisse: " In Italia ci sono due fascismi , il fascismo e l'antifascismo."

Scrivendo questo articolo mi viene da pensare che la frase si potrebbe riadattare anche così: " In Italia esistono due mafie, la mafia e l'antimafia", o almeno certa antimafia e non tutta ovviamente.

Non di certo l' Antimafia dei magistrati, dei poliziotti e dei giornalisti coraggiosi che spesso anche la pelle lasciano sul capezzale della nostra martoriata patria. Ma veniamo ai fatti.

 

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Continua a Palagonia il teatrino che ha visto negli ultimi tempi il Sindaco Marletta impegnato in una strenua lotta contro i lavoratori dipendenti del comune e non che da tempo aspettavono speranzosi i loro giusti stipendi.

Adesso in difesa del Sindaco che ha finalmente pagato alcune mensilità arretrate interviene il " compagno " Montalto, un pò per difendere e un pò per prendersi dei meriti, scrive sulla pagina del Sindaco il seguente messaggio:

Il pagamento diretto da parte del comune o di un altro ente pubblico, dei lavoratori di ditte private che forniscono servizi è uno strumento che abbiamo pensato durante una durissima battaglia accanto ai pulizieri delle scuole e la cui fattibilità giuridica è accertata. Oggi Valerio Marletta da Sindaco fa quello che avevano chiesto i lavoratori, che in tanti hanno incredibilmente negato e che si dimostra strumento utilissimo visto che siamo l'unico paese dove il rischio d'impresa viene fatto pagare ai lavoratori. Splendida risposta al raglio del regime che fu. "


Montalto, che ricordiamo essere un candidato perdente alle ultime amministrative di Scordia è anche esponente di spicco di rifondazione comunista, il partito a cui appartiene anche il sindaco di Palagonia.

Come ci dice l' Avvocato Rizzo del foro di Catania a cui abbiamo chiesto alcune delucidazioni, " il pagamento diretto da parte del comune o di un altro ente pubblico dei lavoratori di ditte private " è una prassi utilizzata in Italia da piu' di 60 anni che è nata e si è consolidata in epoca Fascista, retaggio di un periodo in cui lo stato era molto presente nella vita economica del paese con leggi spesso invadenti ma a quanto pare alcune di esse tutt'ora efficienti.

In questa disperata corsa ad accaparrarsi qualche merito, anche li dove sarebbe opportuno tacere piuttosto che cercare la propaganda politica fine a se stessa tutto può accadere di leggere, anche di un comunista convinto che fa suoi meriti dell'epoca fascista.

l.c.

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Non c'è pace per il Sindaco di Palagonia Valerio Marletta in questi giorni, la rottura tra il primo cittadino e la popolazione locale soprattutto dopo le ultime proteste dei dipendenti comunali per le mancate retribuzioni si fa sempre piu' profonda.

E continuano le esternazioni del Sindaco che non pare essere troppo morbido nei confronti dei lavoratori, di tutti quei padri di famiglia costretti a lavorare ogni giorno per poter mantenere la famiglia, certo la vita da Sindaco deve essere comoda, tanto da permettere al primo cittadino di prendersi una piccola soddisfazione nei loro confronti dopo le ultime proteste, con la scusa di bacchettare gli oppositori.

Ecco alcune frasi scritte dalla sua bacheca di Facebook:

Marletta: " come mai alcuni di loro sono finiti ad elemosinare(leggi leccare il culo) al potente di turno un posto di lavoro in una coperativa? "

Il sindaco si riferisce ai suoi oppositori, ammettendo che anche se hanno sicuramente delle buone idee per la risoluzione dei problemi dell'ente comunale a quanto pare hanno sprecato la vita in un lavoro qualunque invece di diventare " qualcuno " nella società.

" Peccato " scrive - " grandi menti sprecate, avrebbero potuto dare tanto alla società. (Sdrammatizziamo) "

Ma a quanto pare ad intere famiglie senza soldi e beni di prima necessità "sdrammatizzare" sta venendo un pò difficile a farsi.

Ma chi sono questi oppositori di cui parla il sindaco? Sono i dipendenti della geo ambiente che non ricevono lo stipendio da mesi, sono i dipendenti comunali, i braccianti agricoli, i commercianti, questi "lecca culo" che non hanno avuto la fortuna di poter fare la comoda vita del politico mantenuto dai cittadini sono l'oggetto del disprezzo del primo cittadino. 

Sembra la fotografia della politica di oggi, dove ormai la classe dirigente è ben lontana dai problemi reali di tutti i giorni della gente alle prese con gli affitti e le bollette, le rate del mutuo ed equitalia.

Intanto, il Sindaco ha querelato questa testata per aver riportato le proteste degli utlimi giorni, ma noi siamo qui, continueremo a raccontare come nostra abitudine i disagi e i retroscena della turbolenta situazione Palagonese.

L.C.

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CATANIA - Un cielo grigio e nuvoloso ha interrotto il bel tempo di questi giorni come un presagio, un segnale, Catania, la sua Catania, la città che ha amato e servito per un intera vita oggi non poteva salutare il nuovo giorno con il sole ed il caldo torpore che la caratterizzano. 

Nella chiesa della parrocchia di Sant'Antonio delle suore cappuccine del Sacro Cuore, in viale Mario Rapisardi una folla composta e muta attende, immersa nel traffico di tutti i giorni, immersa in un atmosfera cupa l'arrivo di un uomo che fa quello che nessun uomo vorrebbe mai fare, accompagnare il proprio figlio per l'ultima volta.

 

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Abbiamo già parlato di Palagonia, potete leggere il nostro articolo QUI.

E' una domenica piovosa qui a Catania, finestra chiusa, tapparelle semi abbassate, una calda e fumante tazza di latte caldo e un articolo di giornale sul mio tavolo che non riesco a digirerire del tutto. Il punto di partenza per un analisi che vorrei potesse fermarsi qui, a ciò che c'è scritto e basta, a ciò che dice e basta questo maledetto foglio di giornale, ma che purtroppo sono costretto ad ampliare, espandere, e piu' ragiono piu' la logica dura e lapidaria di ciò che ne esce fuori si condensa per concretizzarsi in un amara verità, ma andiamo per ordine.

 

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Fonte: newnotizie.it

Riceviamo da newnotizie per conoscenza questo testo, triste..

Si tratta di uno scatto che sta facendo il giro di Facebook: un uomo, affacciato da uno dei barocchi balconi dell’ex monastero dei Benedettini di Catania (luogo con oltre 400 anni di storia alle spalle, insignito dall’Unesco dello status di monumento patrimonio dell’umanità, attualmente sede di diverse facoltà dell’Università etnea), lancia dentro un camion alcuni volumi. Tesi di laurea, secondo le voci scatenate dal tam tam iniziato su Facebook dagli stessi studenti.